domenica 2 marzo 2014

Crisi e Futuro

« Un paese rimane in povertà, materiale e spirituale, se non sviluppa il suo artigianato e le sue industrie e vive una vita da parassita importando manufatti dall'estero[11] »

Ci raccontano che la crisi e' globale e rimaniamo ciechi quando invece ci sono altri che invece di sprofondare, corrono ai ripari e si rialzano.
Penso che ci stiamo scavando una fossa che potremmo richiudere solo ricordandoci cosa eravamo e cosa ha prodotto il nostro paese fino a 10 anni fa.
Viaggio per il mondo e promuovo il Made in Italy violentandomi quando ci devo mescolare delle porcherie d'importazione che non centrano nulla con quello che ancora rimane della nostra immagine all'estero.
Mi sento orgoglioso quando viaggiando in citta' lontane, vedo le insegne dei nostri marchi fare a pugni con i cloni che arrivano veloci sfruttando il nostro sudore.
Purtroppo mi rendo conto che dureremo poco, siamo fermi per i costi elevatissimi e decentralizzando le nostre produzioni, perdiamo di identita' e credibilita' e lasciamo il nostro Paese senza anima, come un negozio senza clienti perche' mancano i prodotti.

Sarebbe bello capire che potremmo ricominciare a lavorare per noi, decidendo che per far ripartire il paese, potremmo fare uno sforzo e mangiare quello che resta di buono e di italiano; sarebbe bello poter vestire il Made in Italy senza che sia per forza un capo che vale uno stipendio.

Avevamo i tessuti,le pelli,la meccanica,i prodotti della terra...e ci ritroviamo a comprare perfino il miele piu' famoso, fatto da mieli importati!
Non compriamo auto italiane perche' non sono piu' italiane per gli italiani.

La frase d'inizio l'ho sempre pensata guardando come ci stiamo riducendo ed e' stata scritta quasi 80 anni fa da uno che ha lottato per l'indipendenza del suo paese, Gandhi.